L'Autorità Nazionale per la Protezione dei Dati (ANPD) del Brasile ha recentemente respinto un ricorso di Meta, azienda proprietaria di Facebook, che cercava di utilizzare dati di utenti brasiliani per addestrare la sua Intelligenza Artificiale (IA). Questa decisione mette in evidenza preoccupazioni significative riguardo all'etica e alla sicurezza nell'uso dei dati per lo sviluppo dell'IA
Marcello Rosa, Direttore Generale e Vicepresidente Vendite per l'America Latina di Clevertap, allerta sui rischi associati all'uso di dati raccolti da piattaforme dove la disinformazione e gli attacchi personali sono comuni. Quando l'IA apprende da informazioni distorte e, molte volte, prejudiziali, il rischio è che queste macchine non solo riproducano, ma amplificano comportamenti negativi e distorti, afferma Rosa
Il problema assume dimensioni preoccupanti quando consideriamo il contesto elettorale brasiliano. Durante le elezioni del 2022, il Tribunale Superiore Elettorale (TSE) ha riferito di aver ricevuto più di 500 avvisi giornalieri su fake news solo nel secondo turno
La principale preoccupazione è che l'IA, addestrata con opinioni di persone comuni frequentemente influenzate da disinformazione, può replicare e amplificare schemi negativi. "L'IA tende a replicare il comportamento umano", e quando questo comportamento è caratterizzato da polarizzazione e mancanza di civismo, la tecnologia riflette inevitabilmente queste falle, spiega Rosa
La decision dell'ANPD è vista come un passo importante per garantire l'uso responsabile ed etico dei dati nell'addestramento dell'IA. "La privacy degli utenti e l'integrità delle informazioni sono essenziali per lo sviluppo di tecnologie che realmente beneficiano la società", conclude Rosa
Questo caso sottolinea l'urgenza di un approccio più critico e regolato alla raccolta e all'uso dei dati da parte delle piattaforme digitali, mirando a protezione dell'integrità delle informazioni e garantire che lo sviluppo dell'IA sia basato su dati affidabili e rispettosi
